Il variopinto mondo dei proverbi russi
Il russo è una lingua incredibilmente ricca, con un impressionante numero di proverbi e detti diversi e utilizzabili in una miriade di situazioni per comunicare il proprio messaggio in modo molto preciso. Per non parlare di quanto, imparando i proverbi, si possa conoscere di una popolazione. È proprio per questo che ho deciso in questo articolo di parlare di alcuni dei miei proverbi russi preferiti con il loro equivalente italiano (che sempre equivalente non è in quanto come detto i detti sono molto legati alla cultura del luogo).
Дарёному коню в зубы не смотрят (A caval donato non si guarda in bocca)
Questa è la versione russa di un proverbio diffuso in tutto il mondo, come vedete dalla traduzione italiana. Ci dice che “è meglio non criticare o giudicare un regalo, che sia o non sia di valore, perché è pur sempre un regalo e come tale va accettato di buon grado”. Questo detto trae origine dal modo in cui i mercanti di bestiame verificano lo stato di salute e l’età di un animale. Infatti è usanza diffusa guardare i denti dell’esemplare così da capire immediatamente se si tratta o meno di buon affare.
Цыплят по осени считают (Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco)
Il significato di questo molto amato detto russo viene dalla tradizione degli allevatori di contare i pulcini in autunno, visto che non tutti quelli nati in estate arrivano fino ad ottobre. Il proverbio è spesso utilizzato per suggerire di non giudicare qualcuno prima che questi abbia mostrato ogni lato del suo carattere, per dire che non si è sicuro del buon esito di un progetto che stiamo portando avanti oppure per dire a qualcuno di non vantarsi di risultati che non ha ancora ottenuto.
Семь бед, один ответ (Si vive/muore una volta sola)
Come detto nell’introduzione, i proverbi sono così legati al contesto culturale che a volte non possiamo trovare loro dei perfetti corrispondenti. Questo proverbio è un esempio perfetto, in quanto l’equivalente italiano è più che altro un invito a vivere la propria vita “al massimo”, invece il proverbio russo è usato per descrivere coloro che si permettono di fare tutto ciò che gli passa per la testa, solo perché sanno che comunque, a prescindere da quante ne facciano, verrano puniti una volta sola.
Cambiando argomento, io credo che la cosa più interessante di questo proverbio non sia tanto il significato quanto la sua etimologia. Infatti, è molto legato ai campi di religione e numerologia. Da qui la scelta del numero “sette – семь” che si riferisce ai sacramenti, ai peccati capitali, al numero di giri dello Sfige attorno all’Ade ed è da secoli usato in modo figurato per indicare “una grande quantità”.
С милым рай и в шалаше (Essere due cuori e una capanna)
Questa frase è spesso usata dalle giovani coppie che sono convinte il loro amore possa superare ogni difficoltà. Questo proverbio è molto usato oggi, ma in pochi sapranno che deve la sua fama al famoso poeta naturalizzato russo Ибрагимов (Ibragimov) che l’ha usato per primo nella sua “Русская Песня” (“Canzone russa”) del 1815.
Милые бранятся – только тешатся (L’amore non è bello se non è litigarello)
Questo è uno dei proverbi russi più famosi e ci spiega che i litigi tra innamorati non si devono prendere sul serio, anche perché finiscono sempre con una completa riconciliazione. Non è tutto qui: spesso questa frase è pronunciata anche da chi vuole invitare qualcuno a non intromettersi in un litigio tra amanti, poiché l’intervento potrebbe essere infruttuoso o addirittura far passare questa persona esterna alla coppia come un elemento di fastidio. L’adagio deve la sua popolarità a Чехов (Chekhov) che l’ha inclusa nel suo ultimo racconto “Невеста” (“La fidanzata”) del 1903.
Se voleste saperne di più riguardo detti e proverbi russi vi consiglio di cliccare questi link ad alcuni post precedenti sempre dal nostro blog.