È Halloween a Riga ed è ora di farsi venire la pelle d’oca!
Cosa c’è di più accogliente, quando si arriva a Riga, che uscire dal centro storico, entrare in un bosco ed essere inseguiti da un mostro con una motosega? Nulla, ed è questa l’esperienza di cui parleremo oggi.
Perdetevi nel bosco rosso
Lasciate per un attimo il vivace centro storico e dirigetevi verso il lungofiume, attraversate il ponte e troverete un boschetto dal colore scarlatto a Lucavsalas. In lontananza si scorgono strane silhouette inumane che vi aspettano in un piccolo parco di divertimenti fino al 3 novembre.
Una volta arrivati, sarete accolti da due file di fantasmi che vi invitano a entrare in un grande giardino di zucche, con un labirinto di ragnatele e statue di mostri di zucca. Tutto sembra uscito da una fantasia di Tim Burton. E mentre scattate foto a queste mostruosità, una presenza mistica si fa sentire, quella della strega… Di solito è nella sua capanna, dove cuoce a fuoco lento nella sua pentola “una specialità lettone a base di bambini freschi”. Ma non è sempre presente, perché ama arrivare di soppiatto alle vostre spalle e il suo semplice “BOO!” vi sorprenderà più di una volta.
Le persone dietro al progetto si sono divertite molto. La parte horror del parco a tema costituisce i due terzi del parco. C’è il sopracitato giardino delle zucche, una gondola fantasma, un’area dedicata alla tortura, una sorta di cerchio dove si prepara un rituale paranormale e una specie di tunnel che ospita una macelleria demoniaca. Questa è in realtà la parte migliore dell’evento.
Un misto tra “Beetlejuice” e “Non aprite quella porta”
Ci sono un’entrata e un’uscita e, nel mezzo, sculture di demoni, arti finti che pendono da catene, pareti fatte di piante di mais e fumo che fuoriesce gradualmente. All’inizio, il silenzio fa apprezzare la qualità delle sculture in generale, che a volte sembrano fatte a mano, dando un effetto “inferno di Beetlejuice” che è allo stesso tempo assurdo e realistico. Ma proprio quando si raggiunge la metà del percorso, il suono assordante di una motosega si avvicina sempre di più. Pur sapendo che è una motosega finta, l’istinto è quello di correre il più velocemente possibile fuori dal tunnel, dove il mostro continuerà a inseguirvi finché non riuscirete più a urlare.
I dipendenti mascherati non sono numerosi e fanno bene il loro lavoro. Perché anche se li vedete arrivare, o riuscite a scorgerli nel buio, sanno come essere pazienti e sorprendervi al momento giusto. Eravamo tre studenti della nostra scuola, Liden & Denz, e credevamo che nulla ci avrebbe spaventati. Eppure, abbiamo dovuto mettere da parte il nostro orgoglio, perché abbiamo gridato o corso più di una volta!
Non pensare che non potete essere spaventati
Una delle nostre studentesse stava rispondendo a un messaggio sul telefono e parlava con noi. Ovviamente abbiamo fatto due passi indietro e una specie di goblin con una veste bianca macchiata di sangue si è chinato sul suo orecchio. Non abbiamo detto altro e dopo un minuto lei ha girato appena la testa e ha visto il volto del mostro a 10 centimetri dal suo. Emise un urlo, il primo di molti altri.
Ecco perché dovreste andarci questa settimana, prima farvi sfuggire quest’occasione. È una grande esperienza a Riga e, credetemi, se avete freddo, essere inseguiti da qualcuno con una motosega è sufficiente per tenervi caldo.
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Raffaël, attualmente studente di russo a Liden & Denz Riga