La Russia nel mondo letterario: Anna Akhmatova
La Russia è famosa in tutto il mondo letterario per la grande quantità di talenti a cui ha dato i natali. Tra i più conosciuti possiamo trovare: Fyodor Dostoyevsky, Leo Tolstoj, Alexander Sergeevich Pushkin, Anton Chekhov e potremmo andare avanti a lungo. Ma c’è anche il nome di una donna che può essere incluso in questa lista: Anna Akhmatova.
Anna Andreyevna Gorenko (meglio conosciuta con il cognome Akhmatova) è stata una poetessa appartenente alla corrente modernista che visse nel Ventesimo secolo, durante il governo di Stalin. Molti dei sui lavori, infatti, sono stati influenzati da questa situazione politica.
Il suo stile si caratterizza per la compostezza e il controllo che è stata capace di mantenere nei suoi lavori e questa è stata una vera e propria innovazione per quell’epoca.
Akhmatova ha iniziato a scrivere poesie all’età di undici anni e i suoi primi lavori sono stati pubblicati quando ne aveva solo 17. Dal momento che suo padre non voleva che i suoi versi fossero pubblicati con il suo vero cognome, decise di adottare come nome d’arte il cognome della nonna “Akhmatova”. Nel 1903, incontrò un giovane poeta russo, Nikolay Gumilyov, i cui corteggiamenti nei suoi confronti divennero oggetto di molti dei poemi che l’Akhmatova scrisse nel 1905. Nel 1910 si sposarono ma l’unione non durò a lungo poiché pochi anni dopo divorziarono. Nel 1917, nell’anno della rivoluzione, molti amici della poetessa decisero di partire, lasciare la Russia per trasferirsi in altri paesi. Anche lei ebbe la possibilità di partire, e per un momento la prese in considerazione, ma poi decise di rimanere e questo fu motivo di grande orgoglio per lei. Nonostante i suoi lavori furono condannati e censurati dalle autorità staliniste, decise di restare, in qualità di testimone di quello che accadeva attorno a lei. Nel 1921 pubblicò la sua quarta collezione, “Piantaggine”, e l’anno dopo fu il turno di “Anno Domini MCMXXI”, dopo la quale venne denunciata dal poeta futurista Vladimir Mayakovsky. Il partito comunista decise di non arrestarla a patto che non pubblicasse altre opere.
Comunque, Anna Akhmatova continuò a scrivere, nonostante il divieto da parte delle autorità. In quel periodo, tra il 1937 e il 1938, milioni di russi furono imprigionati e spediti in campi di concentramento. Nel ventennio successivo altre opere apparirono in versioni censurate.
La poesia di Anna Akhmatova è una delle pietre miliari della letteratura russa e credo che leggere i suoi capolavori sia davvero utile, anche per migliorare la conoscenza della lingua russa.
Qui potrete trovare la collezione completa di tutti i suoi lavori. Consiglio a tutti di dargli un’occhiata perché sono di facile lettura ma veramente ricchi ed intensi.
Buona lettura!
Elena
[Translated into Italian by Elena Bianchini, can find the original article in English here]