Articolo di Elle, studentessa di russo presso Liden & Denz Riga.
10 Superstizioni Russe Che (Forse) Non Conoscevi

01 Giugno 2025
La Russia è un paese ricco di tradizioni, folclore e di un profondo intreccio culturale, plasmato da secoli di credenze, molte delle quali sono superstizioni (суеверие) che ancora oggi influenzano la vita quotidiana.
Le superstizioni russe affondano le radici nel paganesimo precristiano, nella tradizione cristiana ortodossa e in secoli di vita contadina, fortemente legata alla terra e al ciclo delle stagioni. Prima dell’arrivo del Cristianesimo, nel X secolo, le tribù slave veneravano spiriti della natura e divinità, credevano nei presagi e temevano le forze del male. Dopo la conversione al Cristianesimo, molte di queste credenze si sono conservate, fondendosi con la dottrina religiosa e dando vita a un ricco sistema di pratiche popolari.
Vediamo insieme alcune delle superstizioni (суеверия) più note della cultura russa:
Sedersi prima di un viaggio
Prima di intraprendere un viaggio, i russi si siedono in silenzio per un minuto. Questa tradizione, chiamata «присесть на дорожку» (“sedersi prima della strada”), si ritiene porti fortuna, aiuti a ricordare eventuali oggetti dimenticati e garantisca un viaggio sicuro. È anche un modo per raccogliersi mentalmente prima della partenza.
Non fischiare al chiuso
Fischiare in casa è considerato di cattivo auspicio: si crede che porti alla perdita di denaro. Il fischio, infatti, imiterebbe il vento, simboleggiando la dispersione della ricchezza. Questa credenza è talmente radicata che spesso chi fischia viene subito fermato.
Niente bottiglie vuote sul tavolo
Lasciare bottiglie vuote sul tavolo, soprattutto dopo aver bevuto, è considerato un gesto di cattivo auspicio, legato a sfortuna e povertà. Per questo motivo, molti spostano istintivamente le bottiglie vuote a terra.
Non stringere la mano sulla soglia
Scambiarsi una stretta di mano o passarsi oggetti sulla soglia della porta (порог) è ritenuto molto sfortunato. La soglia è vista come una zona di confine, dove possono indugiare spiriti o energie negative. È sempre meglio entrare (o uscire) completamente prima di qualsiasi interazione. Questa credenza risale all’antica visione slava dei confini come luoghi carichi di potere e ambiguità.
Non sedersi all’angolo del tavolo
Secondo una superstizione russa, chi si siede a un angolo del tavolo rischia di non sposarsi mai. Solitamente, è un avvertimento rivolto soprattutto alle donne.
Mai festeggiare il compleanno in anticipo
In Russia si evita accuratamente di celebrare i compleanni prima della data effettiva. Fare gli auguri in anticipo è visto come un gesto che attira sfortuna o malattia.
Non sedersi su superfici fredde
Sedersi su superfici fredde, come il cemento o la terra, è fortemente sconsigliato, soprattutto per le donne. Si crede possa causare problemi di salute, in particolare legati alla fertilità.
Fiori solo in numero dispari
Quando si regalano fiori, bisogna fare attenzione che siano in numero dispari. I numeri pari sono riservati ai funerali e alle commemorazioni. Un mazzo con un numero pari è associato alla morte ed è considerato inappropriato per i vivi. Anche i fiorai controllano con attenzione il numero per evitare gaffe.
Sale versato
Versare il sale è segno di litigi imminenti. In genere, per scacciare la sfortuna, si getta un pizzico di sale dietro la spalla sinistra.
Toccare legno
In Russia si tende a toccare il legno — «постучать по дереву» — dopo aver detto qualcosa di positivo o di fortunato, per “non tirarsela”. Il gesto è spesso accompagnato da un suono simile a uno sputo: «тьфу-тьфу-тьфу». Questi riti servono a tenere lontana la sfortuna e gli spiriti maligni.
Queste superstizioni non sono solo curiosità folkloristiche, ma offrono una finestra sull’anima russa forgiata da secoli di storia, spiritualità e legame con la natura e la comunità. Unendo antiche credenze e gesti quotidiani, mostrano quanto l’invisibile sia profondamente intrecciato alla vita di ogni giorno.
Che siano seguite con convinzione o solo per tradizione, restano una parte viva e significativa dell’identità culturale russa.